Bisaccia occupa un ruolo di primo piano tra le antiche comunità che abitavano, in età protostorica, le fertili alture dell’alta valle del fiume Ofanto e del fiume Sele, rientrando in un aspetto peculiare del popolamento indigeno della Campania, che prende il nome di “Cultura di Oliveto-Cairano” dai due centri indagati per primi.
Il percorso espositivo illustra gli scavi condotti dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici di Salerno tra il 1973 e il 1996 sulla collina di Cimitero Vecchio di Bisaccia, dove sono state portate alla luce una vasta necropoli, in uso tra la fine del IX e la fine del VII sec. a.C. e solo sporadicamente nel IV sec. a.C. e un’area insediativa (VI-V sec. a.C.) che vi si sovrappone.
La visita al Museo, composto al momento da 3 sale (di cui una in allestimento) allestite al piano terra del Castello Ducale di Bisaccia, segue un percorso diacronico, illustrando alcuni dei più significativi contesti funerari: secondo un costume rimasto invariato nel corso di oltre due secoli (fine IX-fine VII secolo a.C.), ai defunti, deposti in posizione supina all’interno di semplici tombe terragne, a fossa di forma rettangolare e rivestite o coperte di pietre e ciottoli, era associato un corredo composto da vasi in ceramica e oggetti metallici di ornamento.
Visualizza le sale del museo:
- Sala 1
- Sala 2
- Sala 3